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Gestione dei rifiuti: cosa tenere a mente per un corretto intervento di decommissioning

15 aprile 2025

di Donato Lucadamo

Dalla pre-caratterizzazione alla dismissione, la gestione dei rifiuti in questi progetti ha un impatto importante sull'ambiente e la sicurezza.

Nell’ambito di un progetto di decommissioning la gestione dei rifiuti ricopre un ruolo rilevante, in quanto può avere un forte impatto sull’ambiente naturale circostante, sulla sicurezza dei lavoratori coinvolti e sulla salute dei residenti che dovessero abitare nelle zone adiacenti. Per questo motivo, è essenziale pianificare con attenzione ogni fase del processo, prestando particolare attenzione ai materiali da smaltire e al loro trattamento.

Tre fasi principali per assicurare una corretta gestione dei rifiuti

Un approccio efficace alla gestione dei rifiuti si articola in tre passaggi principali. Per prima cosa occorre definire un piano di campionamento per la pre-caratterizzazione dei materiali. Questo piano consente di valutare la natura dei rifiuti e di classificarli in base all’eventuale pericolosità e alla necessità di pre-trattamento. La documentazione dell’impianto da dismettere, fornita dal committente o dal proprietario dell’immobile, fornisce informazioni cruciali sulle strutture e i materiali presenti, e costituisce la base su cui costruire un piano di campionamento dettagliato ed esaustivo.

Una volta compiute le indagini di pre-caratterizzazione, le analisi dei risultati consentono di definire le principali classi di rifiuti in base alla loro pericolosità, stabilendo le modalità più idonee per il trasporto, il trattamento e lo smaltimento. Inoltre, questo processo consente di individuare la presenza di materiali pericolosi come amianto o PCB (PoliCloroBifenili, ovvero composti chimici sintetici) che richiedono una gestione particolare.

Il secondo passo riguarda la redazione di un piano di gestione dei rifiuti, che assicuri costantemente la protezione dell’uomo e dell’ambiente, oltre che una corretta gestione del flusso dei rifiuti, separando quelli pericolosi dai non pericolosi. Il piano deve rispettare le norme vigenti, con particolare attenzione agli adempimenti relativi alle prescrizioni, alle autorizzazioni e alla corretta spedizione dei rifiuti. Sin dal momento della generazione del rifiuto, infatti, è importante detenere una documentazione idonea che comprovi la corrispondenza tra i quantitativi di rifiuti prodotti ed i quantitativi in uscita dallo stabilimento, nonché la loro precisa caratterizzazione.

I rifiuti non devono, in nessun caso, essere abbandonati o subire miscelazioni non consentite. Attenzione particolare deve essere rivolta all’amianto e alle fibre artificiali vetrose che, per la loro intrinseca pericolosità, devono essere gestiti secondo le relative norme specifiche. In ambito industriale non è inoltre da sottovalutare la possibile presenza di PCB negli oli dei macchinari. Il committente o l’appaltatore si configurano come produttore del rifiuto derivante dalle attività di demolizione e sono responsabili della sua gestione in conformità con quanto disposto dalla normativa vigente.

Infine, è fondamentale sviluppare un piano di dismissione che garantisca la corretta esecuzione degli interventi ed un’elevata protezione dei lavoratori e dell’ambiente. Un piano di decommissioning ben strutturato comprende diverse fasi: inizialmente vengono preparate le aree di cantiere, delimitando le aree funzionali e identificando le vie percorribili internamente ed esternamente; vengono pulite e sfalciate le aree esterne e posati i box di cantiere con la relativa segnaletica.

In seguito si procede con le attività propedeutiche alla dismissione. Queste comprendono la rimozione della documentazione sensibile, l’identificazione dei macchinari da mantenere, vendere o smaltire, e la liberazione delle aree da materiali minori ed eventuali rifiuti stoccati. Se necessario, viene effettuato il drenaggio delle apparecchiature con riempimenti e l’eventuale bonifica dei residui. Inoltre, in questa fase avviene la verifica dei collegamenti elettrici e delle altre linee e lo strip out dei locali e degli edifici, partendo dall’asportazione di piccole componenti, rivestimenti o apparecchiature facilmente rimovibili, fino alla rimozione di elementi più ingombranti come serbatoi, trasformatori e macchinari.

A questo punto si passa alla fase di dismissione vera e propria. È in questa fase del processo che si procede allo smontaggio delle apparecchiature, alla demolizione di edifici o di serbatoi metallici o vasche in calcestruzzo armato. Infine, si procede allo svuotamento e alla pulizia delle vasche interrate e dei cunicoli, e alla messa in sicurezza finale delle aree.

Un aspetto importante di questa fase è anche la definizione di tempi, costi e quantità dei rifiuti generati, con la redazione di un cronoprogramma e un computo metrico che permetta di monitorare il progresso del progetto.

Seguendo questi passaggi, il nostro team decommissioning è riuscito a gestire con efficacia la dismissione di un impianto industriale in Belgio, di cui stiamo attualmente gestendo anche la bonifica. Il progetto ha incluso una gestione attenta dei rifiuti, con un focus particolare sul recupero e il riutilizzo dei materiali. Âé¶¹´«Ã½ ha gestito con cura la separazione dei rifiuti, garantendo il massimo recupero e riducendo al minimo i costi di smaltimento. In totale, sono stati gestiti 905 tonnellate di rifiuti, di cui 757 tonnellate sono state riciclate.

In generale, una corretta gestione dei rifiuti in un progetto di decommissioning è fondamentale per ridurre l'impatto ambientale e garantire la salute e la sicurezza delle persone coinvolte. Seguire un approccio metodico e rispettare le normative specifiche permette di gestire i rifiuti in modo efficace, riducendo i rischi e ottimizzando i processi di smaltimento.

  • Donato Lucadamo

    Donato Lucadamo, geologo con oltre 20 anni di esperienza, si occupa di caratterizzazione ambientale di terreni e acque, modellizzazione di flusso e trasporto degli inquinanti negli acquiferi e svolge consulenza tecnica in materia di rifiuti.

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